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Lo zooterapia non è una medicina ma un metodo che favorisce i legami naturali e benefici, tra gli uomini e gli animali, a fini preventivi, terapeutici o ricreativi.
L´individualismo delle nostra attuale società , il materialismo, lo stress intenso e permanente dovuto ad un ritmo di vita essenzialmente basata sulla prestazione e la produzione, ha come conseguenze un isolamento sempre più grande ed un allontanamento dalla natura che inducono degli effetti nefasti sul benessere fisico e psicologico dell´essere umano. Oggi, uno dei legami essenziali che collega ancora l´uomo al suo ambiente naturale, si trova vicino agli animali. Ai giorni nostri, è una tappa necessaria riconoscere ufficialmente gli animali, che sono addestrati per aiutare le persone a superare limiti e handicap, come efficaci interventi terapeutici. E’ ugualmente importante promuovere lo sviluppo di programmi per addestrare tali animali ed assicurare che la conoscenza delle loro capacità sia inclusa nell´insegnamento di base dei mestieri sanitari e sociali.
Recenti studi lo confermano: gli animali domestici giocano un ruolo essenziale nel nostro equilibrio. Così, tramite l´animale, la zooterapia reintroduce questa dimensione " naturale " di cui tutti abbiamo bisogno, per il nostro equilibrio e il nostro benessere. Cani, gatti uccelli ma anche nuovi animali di compagnia come i roditori (coniglio, hamster, cincillà cavia, topo, gerbilla, furetto ecc.) apportano un benessere fisico, psicologico ed affettivo. Senza dimenticare le terapie assistite da animali ben più grandi, come il cavallo ed il delfino, nel quadro della rieducazione psicomotrice. La Zooterapia può essere un punto di partenza o un complemento per una terapia più tradizionale. Ha dato delle prove concrete prove, si è mostrata molto efficace in differenti problemi che riguardano: i rapporti con terzi, l´educazione, le turbe della personalità, l´attenzione e la concentrazione, il deprezzamento di sé, la depressione, la delinquenza, la violenza, la solitudine e l´isolamento. La terapia assistita dall´animale permette di interagire e di offrire aiuto e sostegno alle persone anziane, ai bambini, agli adolescenti, ai detenuti, alle persone che presentano degli handicap intellettuali e fisici ecc. In realtà, tutti quelli che possiedono un animale da compagnia praticano una sorta di zooterapia.
Che sia per riempire la solitudine, per saziare un bisogno insano di dominare, per conformarsi ad un´immagine della famiglia o per abbellire la vita, gli animali di compagnia vengono a colmare sempre, qualunque ne sia la ragione invocata, una carenza o una qualsiasi insufficienza personale.
Diana è un´adolescente tedesca che, dall´età di due anni, è vittima di un pesante handicap mentale e fisico. In vacanza a Mahdia coi suoi genitori, si trova confrontata alle barriere architettoniche alberghiere. Diana infatti è cresciuta come un vegetale: difficoltoso coordinamento degli arti inferiori e superiori, turbe dell´equilibrio e comportamentali, comunicazione verbale difficile, eccetera… Fin dai primi giorni del suo arrivo al Centro Ippico Mahdia, Diana mostra un vivo interesse per i cavalli. Da questo punto di partenza, arrivo a convincere i suoi genitori ad iscriverla ai corsi equestri individuali. Questi esordiscono con delle difficoltà legate al suo handicap, ma è solamente l´ultimo giorno delle sue vacanze che Diana , arrivando per la prima volta del suo soggiorno non accompagnata in scuderia, si avvicinai al box del suo cavallo preferito, prende degli zuccheri nella tasca e dice: « Gamil, ti voglio bene ! ». E questo, in un tedesco molto comprensibile, mentre prima si esprimeva solamente attraverso dei suoni la maggior parte del tempo incomprensibili per gli estranei alla sua famiglia. A seguito di questo evento, mi attivo presso i suoi genitori affinché lei possa continuare a seguire questo tipo di terapia una volta ritornati in Germania. Passa un anno, Diana ritorna in vacanza in Tunisia per riscriversi al Centro Ippico Mahdia. Il cambiamento è radicale! Tutta fiera, Diana brandisce una coccarda, oggetto di una vittoria ottenuta in una gara di «volteggio a squadre» durante il campionato tedesco per portatori di handicap. Tutti i presenti sono commossi di fronte a questo progresso e nessuno può trattenere lacrime di gioia quando Diana mi dice: « Questa coccarda è per te: sei tu che l´ hai vinta!» .
* Le attività zooterapeutiche in seno al Centro Ippico Mahdia sono orientate, dirette e coordinate in funzione della patologia specifica ad ogni caso e sotto l´egida di medici specialisti titolati.
Preambolo : In Inghilterra, alla fine del XVIII°secolo, il commerciante di tè William Tuke fu talmente scioccato dai metodi crudeli degli asili per alienati che fondò l’istituzione " York Retreat " per curare i malati mentali con molta più cortesia e compassione. Uno dei suoi nuovi sapienti trattamenti consisteva nell’affidare ai pazienti, affinché ne avessero cura , dei conigli e dei volatili , permettendo così un percorso verso una maggiore responsabilità . La York Retreat fu la pioniera di questa pratica terapeutica che continua tutt’oggi.
Gli inizi : «All´origine, gli animali erano considerati come degli dei, poi li abbiamo resi schiavi, in seguito dei lavoratori, ma è soltanto ora che cominciamo a guardarli come dei veri compagni » riconosce Boris LEVISON, il padre dello zooterapia. Alla fine degli anni ‘50, questo psicologo americano fu il primo a descrivere il ruolo di catalizzatore sociale che può giocare l´animale. Levinson è stato uno dei primi ad integrare l´animale nelle sedute di terapia ed a servirsi di questo come un mezzo terapeutico complementare.
QUESTI ANIMALI COME OFFRONO IL LORO AIUTO ?
Che cos’é la « Pet Therapy» ?
Lo zooterapia si divide in due distinte sezioni :
1) la Terapia, assistita per l´animale (T.A.A.) che è una tecnica di intervento utilizzata come ausiliaria alle terapie convenzionali, dove l’animale gioca un ruolo di intermediario, di catalizzatore tra un operatore ed un paziente;
2) l´attività, assistita dall´animale (A.A.A.) che serve al miglioramento della qualità di vita.
Sul piano fisico: lavoro tonico globale e di sincronizzazione, mantenimento dell´equilibrio, associazione degli arti superiori ed inferiori, sviluppo della coordinazione (infermità motrice, infermità congenite o accidentali, malattie, deficit sensoriali).
Sul piano psichico: rivalutazione psicologica, coscienza dello schema corporale, sicurezza data dal ritmo, identificazione dell’«altro», processo di apprendimento lungo e benefico per le persone a turbe caratteriali, terapia di tipo regressivo (nevrosi, psicosi, difficoltà comportamentale, depressione, angosce).
Sul piano relazionale: autenticità della relazione (cavaliere-cavallo), relazione senza giudizio, sanzione o risposta immediata, simbolismo di forza (agitazioni caratteriali). Senza dimenticare l´aspetto mitico e fantasmagorico.
La terapia equestre riprende i tre principi fondamentali dell´apprendimento spazio-temporale necessario alla costruzione di un individuo definito da D.W.Winnicott, pediatra e psicanalista inglese:
« Holding » (o integrazione) per acquisire le nozioni di tempo e di spazio e sapersene servire.
« HANDLING » (Creazione di legami - oggetto relazionale) il cavallo incita alla relazione ed obbliga il passaggio ad un stato di indipendenza
« OMNIPOTENCE » (fenomeno di onnipotenza ;oggetto di differenziazione) il cavallo stimola il desiderio di differenziarsi.
a) IPPOTERAPIA. Questa incarico è sostenuto da fisioterapeuti. Si tratta di una tecnica che utilizza il passo del cavallo come mezzo. Il cavaliere non ha azioni sul cavallo. Non gli chiede nulla. «Subisce» invece i movimenti provocati dallo spostamento dell´animale. Si tratta di una rieducazione di ordine essenzialmente fisico.
b) L’EQUITAZIONE ADATTATA (Sport adattato). Questo tipo di attività equestri è praticato dalle persone con handicap fisici e mentali. Sono utilizzabili tutte le discipline (salto, volteggio, dressage, attacchi…).
c) TERAPIA EQUESTRE o RPE (Rieducazione Tramite l’Equitazione). La progressione equestre non è l’obbiettivo principale di questo processo terapeutico, che mira invece al benessere (piacere) e ad una progressione o una stabilizzazione su diversi piani. Questa rieducazione tramite l´equitazione, dove il cavaliere resta Attivo, è motrice, affettiva e cerebrale.
Gli animali stimolano la fiducia ed un sentimento di attaccamento.